MYAIR: PAGANO ANCORA UNA VOLTA I LAVORATORI
30 Luglio 2009comunicato su obbligazionisti ed azionisti
2 Agosto 2009LE BRICIOLE E I REALI PROBLEMI DEGLI ASSISTENTI DI VOLO
La recente comunicazione inviata dall’azienda alla categoria nell’ambito di ‘People Care’, inerente una serie di iniziative di carattere contrattuale è l’ennesimo esempio del modo anomalo e disarticolato con il quale Alitalia affronta i problemi della categoria.
E’ da tempo che sollecitiamo, con fonogrammi e richieste d’incontro, la necessità di porre mano all’insostenibile situazione dei riposi del PNC, divenuti oramai una lotteria, lasciando i colleghi alla mercè dell’arbitrìo dell’ufficio impiego.
E’ da tempo che siamo attivi, anche in ambito internazionale, sulla delicata tematica dei limiti di volo e della fatica operazionale, e la carenza contrattuale Alitalia in merito alla apposizione di criteri nella costruzione degli avvicendamenti tali da renderli sopportabili.
Come anche la problematica parcheggi, specie per i fuori base, profili IPS, e criticità dei tempi di sosta su voli critici di lungo raggio, sono stati oggetto di specifiche pressioni sindacali, un po’ da tutti i fronti, al fine di attenuare le problematiche che pesano sugli assistenti di volo.
L’azienda, senza neanche rispondere alle diverse sollecitazioni su questi temi, con una metodologia tipica di certe forme di ‘decisionismo arruffone’, ha ben pensato di dare delle risposte, direttamente alla categoria, dimenticandosi che, trattandosi di elementi di rilevanza contrattuale, le eventuali modifiche vanno dibattute e decise in sede di confronto sindacale.
Grave appare in particolare la comunicazione di una diversa regolamentazione dei riposi, che modifica un preciso articolo contrattuale, e che lascia sostanzialmente inalterato il meccanismo di incertezza nella fruizione del riposo.
Non si può consentire, a fronte tra l’altro di risposte inconcludenti e poco risolutive, di approcciare in modo unilaterale tematiche contrattuali, con un atteggiamento di stampo paternalistico tipico di certe forme di ‘padronato compassionevole’, cercando di risollevare la motivazione e la partecipazione di una categoria da mesi sottoposta ad ogni genere di pressione.
Questo disperato tentativo di recuperare una credibilità compromessa verso la categoria, con la concessione di ‘briciole’, rappresenta quasi una provocazione di fronte alla mole di problemi con i quali gli assistenti di volo si scontrano quotidianamente. Promettere che in futuro ci sarà attenzione verso le turnazioni, il pasto di bordo e quant’altro senza affrontare realmente i nodi del carico di lavoro, della qualità della sosta, delle ferie, della certezza del turno, della gestione delle problematiche sociali ecc. ecc. significa voler lasciare tutto com’è, e non operare quel salto di qualità dopo mesi di gestione caotica, approssimativa, a volte vessatoria e di una politica del personale assolutamente inadeguata.
Per essere credibile questa azienda deve ripristinare un confronto ‘ a tutto campo’ sulle innumerevoli criticità che affliggono questa categoria, e lo deve fare subito.
La Fit-Cisl e l’Anpav sono disponibili ad avviare un confronto serrato per affrontare e risolvere le principali tematiche pendenti.
E le risposte alle domande e alle esigenze più frequenti degli assistenti di volo lasciate che vengano fuori dal confronto sindacale, senza desumerle da mail private o da report distorti di questo o quell’addetto aziendale.
Roma, 29 luglio 2009
RR.SS.AA.
FIT-CISL AV – ANPAV ALITALIA