CUD 2010 – PNC AZ in part-time
29 Ottobre 2010Necessità presentazione DID per i CIGS: richiesta chiarimenti
2 Novembre 2010Come volevasi dimostrare…
L’Azienda decide di… non decidere:
In assenza di confronto, pagano sempre le posizioni più deboli: per incuria o “volontà”?
Sembra sfumata, per il momento,l’opportunitàdi avviare i trasferimenti definitivi verso la Base Roma per la maggior parte dei colleghi che sono stati assunti in Alitalia CAI sulle Basi di Milano, Torino, Venezia, Catania.
Il circolo virtuoso (concessone part-time, assorbimento risorse dalla CIGS, assunzioni CTD mirata, quindi trasferimenti su Roma) non parte, rimandando a data da destinarsi soluzioni praticabili, proposte in tutte le sedi dalla nostra Associazione.
Per circa 150 colleghi (“Milanesi” e “Veneziani”) continua, senza prospettive temporali certe, il trasferimento temporaneo su Roma. Nonostante su Roma si assista ad un impiego stabile diun elevato numero di CTD.
I Base Venezia, invece, continuano a veder calare la propria attività: per il prossimo mese di Novembre ciò sembrerebbe dovuto al fatto che opereranno 4 macchine anziché 5: solo per novembre, o la remissione economica continuerà anche dopo? Se così fosse è irrimandabile una riflessione e l’immediato avvio dei trasferimenti richiesti, per il bene di tutti: chi va e chi rimane. Non è da trascurare, inoltre, che, a minor retribuzione, i colleghi hanno carichi di lavoro più elevati (volano quasi esclusivamente con equipaggio “a tre”), con riflessioni da fare anche a proposito dell’erogabilità dei servizi ai sensi delle normativi vigenti.
Per i “Catanesi” ed i “Torinesi”, invece, la “beffa”: dopo il periodo di localizzazione a Roma, ritornano presso la base originaria (definiamola così…). Si è scelta la strada in direzione contraria alla richiesta “di buon senso” da noi avanzata (ovvero gestire il mese di Novembre, in costanza di carenza di risorse – per effetto dell’interruzione contrattuale ai CTD già operanti sulle prima citate basi, in analogia con lo scorso mese di giugno, prevedendo, se necessario, l’impiego sulle basi originarie limitatamente alla prima decina del mese).
La “beffa” fa ancora più male per il fatto che la base di Roma necessita, a partire dal mese di novembre, di ulteriori ca. 80 risorse in aggiunta ai 55 CTD originariamente previsti, già inseriti in Organico.
Avanziamo quindi l’ennesima proposta di buon senso: con il Personale ben disponibile al cambio “in corsa”, facciamo rientrare i colleghi sulla Base di Roma, da subito!
E’ difficile da digerire, per chi lo subisce, un esilio immotivato, in presenza di anzianità convenzionale medio-alta, e vedere, al contempo, che la recente razionalizzazione di realtà su Base Roma sta generando la possibilità, per chi ne ha fatto richiesta, di transitare addirittura sul Lungo Raggio.
Non si venga meno alle responsabilità ed agli oneri di Gestione!
Viene rimandato il dovuto assorbimento delle necessarie risorse dalla CIGS, in presenza di una necessità lapalissiana, fornendo a discutibile giustifica la mancata concessione di PART-TIME (decine di risorse andrebbero comunque reintegrate).
Gli AVR2 chiamati dalla CIGS vengono rimandati a casa, lasciando spazio al Turnover. Una tattica di cortissimo respiro, sempre in linea con il decidere di non… decidere!
Alla sperequazione di attività di volo fra basi (talune basi/settori che vanno verso il superamento dei limiti ed altre – basi periferiche e compagnie controllate (CAI 1 e 2) ben al di sotto di una media economicamente sostenibile)si aggiunge la sperequazione entro la Base.
Continua, su Roma, la riduzione forzata delle ore che prevede l’assegnazione ai colleghi di lungo raggio di attività prevalentemente di medio, un altissimo numero di disposizioni programmazione e l’inibizione totale del trip trading (non è possibile cedere turno “pesante” per turno “leggero”, né cambiare turni a parità di ore). Un’inibizione di ALIS mirata ha fatto sì che i non inibiti, abbiano, nei mesi di settembre e ottobre, superato gli inibiti relativamente al montante di ore annuo effettuato.
In assenza del previsto confronto sull’analisi della turnazione anticipiamo un dato visibile agli occhi di tutti:
· il numero di riposi assegnati è superiore ai 10 mensili contrattualmente previsti (il totale annuo e molto simile ai quantitativi previsti nella vecchia Alitalia…: il numero non era casuale, ma necessario per il raggiungimento di un equilibrio di minima insieme ad un maggior numero di ferie…).
Continua il “limbo” per i COA minori (CAI FIRST e CAI SECOND): a più riprese ne è stata annunciata la chiusura o l’assorbimento da parte di Alitalia CAI. Allo stato dei fatti, per motivi tecnico-operativi (poche macchine, pochi slots, cancellazioni), quel PNC non riesce sviluppare un volato in linea con i valori medi del Gruppo, con conseguente e costante perdita economica. Nell’ambito delle razionalizzazioni/ottimizzazioni in corso (il PNC di Air One che viene transitato in Alitalia CAI), va fatta una riflessione, fattiva, circa l’opportunità (necessità, a definirla meno politicamente) di impiego del succitato PNC nell’ambito di ALITALIA CAI.
SMART CARRIER:
Nonostante sia stato dato rilievo al processo di Promozione e vendita sugli aeromobili “LOW FARE”, mediante specifico Accordo, ad oggi non si ha notizia del pagamento delle provvigioni vendite agli AA/VV . Parlavamo di “massimizazione dell’efficacia commerciale e influenza sulla revenue”: non vanifichiamo lo sforzo. Un segnale, dovuto, va dato subito.
Con l’inverno oramai quasi nel vivo, nessuna risposta arriva circa la richiesta di aggiungere i pantaloni alla divisa femminile: disconfort termico, richiesta di buon senso, adeguamento allo standard di gruppo (nonostante il brand dedicato) le motivazioni. Continua il silenzio?
Auspicabile sarebbe un confronto serio e risolutivo sulle tematiche su esposte, di specifico interesse per il PNC: risoluzioni alla portata, con costi minimi e gradimento massimo: noi siamo disponibili. Insieme ai problemi dei ‘massimi sistemi’ ricordiamoci che esistono quelli quotidiani della categoria, di cui spesso e volentieri ci si dimentica.
Roma, 30 ottobre 2010
RSA ANPAV