Richiesta convocazione ‘Comitato di monitoraggio’
29 Novembre 2011Verbale di Riunione “Monitoraggio”
2 Dicembre 2011IL BIVIO
RIAVVIARE DIGNITOSE RELAZIONI SINDACALIE CONDIVIDERE LE SCELTE FUTURE O AVVIARSI VERSO UN INEVITABILE CONFLITTO?
Il “dover dedurre” le vicende aziendalimortifica l’esercizio del diritto a poter/dover rappresentare gli interessi dei lavoratori.
Se l’aver responsabilmente rappresentato i lavoratori essenzialmente a difesa del posto di lavoro, sostenendo uno start up aziendale non privo di ombre e decisioni discutibili, ingiustizie e perseveranze successive, è considerato come un avallo a poter essere mortificati, non siamo della partita. Una partita in cui, approfittando di una cornice ormai vecchia e non più tutelante (ci riferiamo a quella dell’esercizio del diritto di sciopero) sembra che il Padrone goda nell’essere appellato come tale.
Di seguito una serie di deduzioni che, unitamente alla crisi dei mercati che sta avendo impatto su un settore, quello dei Trasporti, particolarmente sensibile ai fenomeni recessivi, necessitano di una presa di coscienza che parta dalla testa e dalla pancia di tutti, nessuno escluso.
Negli ultimi giorni il numero di voli cancellati dalla Compagnia, non riconducibile a motivazioni tecniche/meteo, è salito in maniera esponenziale: a detta di qualcuno, l’azienda sta applicando un misterioso “Piano B” che consentirebbe il contenimento delle perdite previste per i prossimi due mesi. A detta sempre di qualcuno, la Categoria ne è a conoscenza, perché l’operazione era stata anticipata dall’A.D. (dinamiche preoccupanti sia sul traffico (– 6 % in settembre;addirittura -20 % in ottobre) che sulle prenotazioni (– 29 % nov-dic sul traffico domestico, il più penalizzato).
Sempre l’A.D., con comunicazione dell’8 novembre u.s., anticipa che: “il Piano (industriale) 2012-2015, … conferma … maggiore “coverage” su destinazioni Internazionali/Intercontinentali, un’ulteriore specializzazione del brand Alitalia su tutto il Lungo Raggio ed il Breve/Medio Raggio “premium” e di AP sul mass market domestico ed internazionale anche con l’apertura di nuove basi territoriali (Venezia, Napoli e Bologna in aggiunta alle due già esistenti di Pisa e Malpensa);…”.
Significherebbe che, in un tempo più o meno breve, le attuali Basi di Venezia e Napoli, che vedono la presenza di due diversi Rami d’Azienda (ma Alitalia Cityliner è dentro o fuori Alitalia?) e l’applicazione di due contratti differenti saranno riorganizzate (stravolte?), con conseguenze imprevedibili per i dipendenti del Gruppo che occupano tali Basi. L’Azienda, avrebbe, quindi, intenzione di ridisegnare la localizzazione qualitativa e quantitativa dei diversi Brands (quante macchine e su quali basi delle tre differenti società: Alitalia, Cityliner, “Smart Carrier”) a partire da quelle su indicate: e i dipendenti?
Oggi il PNC riceve la comunicazione a seguire: “a causa di un’attività supplementare della Programmazione relativa alla definizione puntuale dell’operativo del prossimo anno, la comunicazione delle ferie assegnate nel primo semestre 2012 avverrà entro il 7 dicembre p.v., ciò per garantire una maggiore coerenza tra ferie e reali disponibilità operative per il prossimo anno”.
Per il secondo anno consecutivo, senza alcun avviso alle organizzazioni sindacali, ovviamente.
Inoltre, la DOV, con zelante ciclicità, ricorda al PN che la Rev. 9/22 sep 11 del GB (cap. 1 par. 6.5), cita:”Ad ogni membro di equipaggio, …, è concessa una franchigia bagaglio di 15kg che deve comprendere una borsa a mano di medie dimensioni; tale bagaglio non potrà in nessun caso essere riposto nelle cappelliere passeggeri o negli spazi riservati ai pax di business; una valigia da stiva di medie dimensioni”.
Deduciamo che bisogna presentarsi a bordo provvisti di alcunché, poiché, ad eccezione delle cappelliere, non ci sono altri vani dove riporre il bagaglio necessario a contenere documentazione, torcia, libretto annunci, documenti, gilet.
E’ di qualche ora fa la notizia che per la giornata di ieri “People Care” ha organizzato un “meeting” con gli AA/VV con ad oggetto il “potenziamento/riconoscimento della professionalità dell’AA/VV” attraverso apposite iniziative dedicate.
Deduciamo che sia l’ente suindicato, sostituitosi di forza al Sindacato, a garantire/curare l’applicazione del capoverso dell’Accordo del 4 marzo 2011 dedicato alla “Figura Professionale dell’AV”.
Anche in questo caso, considerando le continue sollecitazioni sindacali su questo tema, un confronto minimo con il sindacato si poteva pure avere.
Attraverso lo spaccato comunicativo unilaterale su riportato, prendiamo atto che:
- il condividere preventivamente percorsi non è ritenuto necessario;
- il trascinarsi avanti problemi atavici è ritenuto conveniente;
- il bypassare il sindacato persino sulle tematiche quotidiane, non tenendo in considerazioni le ipotesi di risoluzione di problematiche a “costo 0” è sport appagante.
Senza considerare che rimangono disattesi impegni già presi (ASSUNZIONI DA CIGS), concessioni dovute (TRASFERIMENTI) e soluzioni a problematiche in materia di Sicurezza (POSTO DI RIPOSO A 330).
Se qualcuno ritiene di aver, con la complicità della crisi, definitivamente sconfitto un Sindacato che, pur muovendosi in un contesto difficilissimo, ha dato ampi segnali di RESPONSABILITA’ e MATURITA’, dovrà rapidamente ricredersi. Perché se i sacrifici già sostenuti e quelli che probabilmente il futuro ci riserva non vengono neanche ripagati con la dovuta attenzione relazionale, allora significa che qualcuno alimenta malcontento e pericolose derive conflittuali..
Cara Azienda, sei in prossimità di un bivio: una direzione errata genererà conseguenze che, a nostro avviso, sottovaluti.
Roma, 30 novembre 2011
ANPAV