di Antonella Annese
Nei giorni in cui il Coronavirus ha invaso tutti i settori, dai trasporti alla sanità all’ordine pubblico, ciascuno di noi deve quotidianamente fare i conti con baci e abbracci da evitare.
Al di là della sfumatura romantica e affettiva che questi gesti spesso hanno, la questione si fa seria quando parliamo di lavori che per antonomasia sono a contatto con il pubblico. È questo il caso in cui semplici gesti come avvicinarsi un pochino di più al nostro interlocutore, per sentirlo meglio, o dividere/condividere spazi vitali ristretti sono abitudini che, ai fini di un eventuale contagio, possono metterci in difficoltà. Purtroppo tali situazioni non sono nuove a tutto il personale navigante.
Questa è la motivazione per cui ANPAV, in rappresentanza degli assistenti di volo basati in Italia, chiede alle compagnie aeree ancora operative di continuare a fornire al proprio personale gli strumenti giusti per poter affrontare i turni lavorativi a tutela di chi in quel momento sta lavorando e dei passeggeri che hanno estrema necessità di viaggiare.
È di pochi giorni fa la comunicazione di Alitalia che chiede ai passeggeri “di munirsi di mascherina protettiva da indossare obbligatoriamente qualora un elevato numero di viaggiatori non permetta di rispettare la distanza interpersonale di sicurezza prevista”. L’azienda a tal proposito precisa che l’accesso a bordo dell’aereo potrebbe essere rifiutato al passeggero che si presenti all’imbarco senza un dispositivo di protezione individuale e consiglia di utilizzarli anche in aeroporto durante i transiti.
“Questa procedura di sicurezza – prosegue la Compagnia – si aggiunge alle altre misure straordinarie adottate da Alitalia per tutelare la salute dei viaggiatori e del proprio personale, talvolta anche mediante il ridisegno del servizio complementare di bordo.”
Una simile iniziativa rappresenta un buon punto di partenza, le associazioni di categoria tuttavia chiedono un ulteriore sforzo alla compagnia per garantire a piloti ed assistenti di volo l’ampliamento della protezione assicurativa per eventuale assistenza medica ed una ragionevole compensazione economica per le importanti perdite subite dai naviganti sugli stipendi. La Federazione nazionale del trasporto aero che raggruppo Anpac, Anpav e Anp ritiene che sia assolutamente necessaria la stipula di un pacchetto di assistenza post ricovero per gestire al meglio il recupero della salute. Nella lettera inviata al commissario straordinario di ALITALIA, Giuseppe Leogrande, Fnta scrive che “in un contesto eccezionale come quello attuale e sulla base dell’elevata esposizione al contagio di piloti ed assistenti di volo, riteniamo sia doveroso minimizzare i rischi e valutare tutte le soluzioni per gestire al meglio il grave contesto in cui si sta operando”.