#AIRITALY: … LE FOLLIE DELL’IMPERATORE!
15 Gennaio 2019#NORWEGIAN – #chiusura #BaseFCO #SH #CortoRaggio • Richiesta di incontro urgente
19 Gennaio 2019#AIRITALY: Incontro del 16 gennaio 2019. Non ci daremo per vinti!
All’odierno incontro, al quale il sindacato ha presenziato con i massimi livelli, l’azienda, che pure aveva anticipato la presenza del Direttore Generale Kostantinos Iliakis e del Direttore Risorse Umane Nicola Pozzati, era rappresentata dal solo Direttore Relazioni Sindacali Marco Sarti.
Abbiamo fortemente rappresentato il nostro totale disappunto sull’esito della gara sulla continuità territoriale sarda, già anticipato dai comunicati consegnati ieri, a caldo, alla stampa.
La nostra Associazione ha chiesto che venga posto rimedio al danno che conseguirebbe all’assegnazione definitiva dei voli della continuità territoriale da Olbia, provvisoriamente assegnati ad Alitalia, offrendo di operare quelle rotte senza oneri di compensazione, così come il bando regionale stesso, prevede.
Ci si chiede: Alitalia, in assenza del prestito ponte da 900 mln di euro pubblici (oltre che di tutti gli altri aiuti di stato di cui ha beneficiato, in varie forme, negli anni) si sarebbe potuta permettere un’offerta così audace? O con i soldi pubblici è stata alterata la concorrenza in danno di Air Italy?
E inoltre, può, una compagnia commissariata, acquisire in sostanziale monopolio, il trasporto aereo dell’intera Regione?
La totale e definitiva delocalizzazione della storica compagnia aerea dalla povera Sardegna (peraltro tanto affamata di trasporto aereo, quanto dipendente dallo stesso) verso la ricca Lombardia, è un operazione politicamente inaccettabile e incoerente con le roboanti dichiarazioni di sviluppo anche degli asset sardi e con gli impegni alla riassunzione del personale licenziato. Inoltre, anni fa, in occasione di analoga gara sulla C.T., Alitalia dimenticò, letteralmente, di presentare la domanda alla Regione Sardegna e, atteso che le sue casse versavano in pessime condizioni, fu aiutata con pressioni istituzionali dirette ad indurre Meridiana, allora prospera, a cedere alcune frequenze da Cagliari per Fiumicino.
Cosa che fu fatta.
Perché non pretendere ora la restituzione della cortesia, atteso che le linee da Olbia per Linate e Fiumicino sono imprescindibili per assicurare la permanenza in Sardegna della sua storica compagnia aerea, oltre che dei posti di lavoro, dopo che la gran parte di quelli sardi sono già stati falcidiati dal piano di salvataggio del 2016?
Forte timore suscita il fatto che, qualora dovesse essere chiusa (com’è ora probabile che sia) la base operativa di Olbia e trasferiti a Malpensa i naviganti ivi basati, anche il destino del residuo personale tecnico e amministrativo sarà sarà segnato. Infatti il polo manutentivo di Olbia, in assenza di quelle linee, risulterebbe isolato.
E così anche la sede amministrativa e legale che non avrebbero più ragione di restare ad Olbia.