#AnpavInforma: #ALITALIA SAI – necessario definire quanto prima il futuro dei Part – Time a tempo e costruire le condizioni per le concessione agli AA/VV Basi Milano.
20 Gennaio 2019NORWEGIAN RIDUCE SIGNIFICATIVAMENTE LA SUA PRESENZA IN ITALIA: NECESSARIE RISPOSTE IMMEDIATE PER I DIPENDENTI
24 Gennaio 2019ALITALIA: FNTA, INCONTRO CON GRUPPO ALITALIA SU “BASI MILANO” E’ ENNESIMO CONFRONTO INTERLOCUTORIO. ALLE CONCRETE PROPOSTE DI PARTE SINDACALE, MANAGEMENT ALITALIA RISPONDE CON RICHIESTA DI TEMPO PER APPROFONDIMENTI E NECESSITÀ ‘MANDATO SPECIFICO’.
Roma, 24 gennaio 2019
In data 21 Gennaio u.s. si è tenuta una riunione di confronto sulle numerose problematiche afferenti
il Personale Navigante Basi Milano, come previsto dal Verbale di Accordo sottoscritto dalle scriventi Associazioni insieme alle sigle confederali lo scorso 31 ottobre.
A distanza di quasi tre mesi, la Società, che ha presenziato l’incontro anche con numerosi addetti “tecnici”, ha stilato una lista di temi che ha ritenuto possibili da affrontare. Che sono:
Part – Time,
Clusters d’ impiego,
Richieste Trasferimenti,
Fatica Operazionale,
Situazione Base Malpensa,
Effetti chiusura temporanea Linate,
CBC LIN, Soste Ricorrenti,
Vestiario
Una doverosa premessa: siamo perfettamente a conoscenza della situazione industriale della Società e delle incertezze di breve periodo (ammortizzatori sociali in utilizzo da 8 anni, ad esempio, è in scadenza il prossimo marzo).
Tuttavia, non è più rinviabile affrontare i problemi che “sono la vita dei Naviganti” e che, a prescindere da quale sarà il nuovo partner del Vettore, vanno comunque risolti.
L’ “assenza di mandato” che il management aziendale utilizza quasi come un mantra ogni qual volta la discussione entra nel merito e vengono prospettate possibili soluzioni non è palesemente in linea con l’attenzione che l’attuale Azionista, lo Stato, ha dimostrato di voler avere nei confronti dei dipendenti Alitalia.
Abbiamo parlato di Trasferimenti di PNC SAI, ad esempio. Sono stati dichiarati i numeri dei trasferimenti effettuati in coda di 2018 (14 risorse: 4 AVR2, 13 AAVV), inoltre, la Compagnia ha palesato i propri sforzi in materia di turnazione temporanea vs. FCO concessa (interessa 5 AVR2) e i meccanismi di concessone dei cd. “Turni Travasabili” (assegnati perequandoli fra i richiedenti trasferimento).
L’Azienda ha illustrato il dettaglio, su nostra richiesta, delle domande di trasferimento ancora inevase: sono quasi 100.
Abbiamo debitamente argomentato la nostra proposta in materia, ovvero la possibilità di concedere tutti i trasferimenti richiesti, coprendo eventuali necessità della base di Linate con lo stesso meccanismo utilizzato strutturalmente, il turno travasabile (Roma su Milano: sporadico e con bassissima incidenza sul PN Roma che peraltro, già si trova ad operarli).
Abbiamo dato la nostra disponibilità a discutere una volta per tutte i meccanismi di alimentazione delle Qualifiche quando necessarie, per evitare il meccanismo di deportazione fino ad oggi adottato e sicuramente non più accettabile.
Riteniamo che un Anno 0 sulla materia sia dovuto anche in previsione dei futuri assetti societari che andranno realizzati.
Abbiamo poi analizzato la tematica Clusters ,dove è emerso che gli attuali modelli non rispondono alle reali esigenze del Personale Navigante Base LINATE. Alitalia ha offerto la propria disponibilità ad inserire, in aggiunta agli attuali, tre profili già in uso in passato e attualmente in Cityliner: Riser e Sleeper: partenze prima o dopo le 9.30, Snappy: turni e riposi accorpati).
La riflessione che abbiamo avanzato però, pur riconoscendo un impegno a voler entrare nel merito delle problematiche, poggia essenzialmente sul fatto che i profili non offrono alcuna garanzia in quanto gli stessi vengono applicati agli avvicendamenti che la Compagnia produce di mese in mese a causa di un network altamente mutevole.
Questo a nostro avviso è il problema principale da approfondire. L’imprevedibilità degli avvicendamenti, infatti, costringe i naviganti a subire continue variazioni di attività in programmazioni che vanificano una buona parte del lavoro di rispetto dei cluster stessi.
Quanto alla Fatica Operazionale, nella disamina della turnazione di Base Linate, abbiamo segnalato turnazioni che tutti i naviganti soffrono:
• iniziare 5 tratte con un must go e transito lungo a Roma,
• l’eccessiva turnazione estesa,
• avvicendamenti che invece di finire con attività decrescente (primi giorni più tratte, giorni successivi meno tratte) sono a fatica elevata costante (quattro tratte per quattro giorni),
• i turni attaccati che, anche se formalmente hanno il riposo minimo (12 ore) danno la possibilità di passare a casa solo per cambiare la valigia (visti i tempi che il personale affronta per andare e tornare dall’aeroporto in determinate fasce orarie).
Anche in questo caso abbiamo rappresentato che le misure mitigatorie complessive (clusters, limitazione di alcuni fenomeni che potrebbero realizzarsi – es. ripetuta assegnazione nel mese di 5 tratte) che vengono immaginate per ridurre la fatica operazionale , chiamate “soft rules”, rimangono comunque di discrezione aziendale in quanto non c’è alcuna garanzia del loro costante utilizzo.
Ciò che ai naviganti serve sono delle regole d’impiego su cui poter contare sempre. La possibilità di iniziare ad introdurne alcune è assolutamente alla portata (tutte le aziende che operano turnazione esclusiva di medio raggio utilizzano il “ciclo attività – riposi” fisso).
La discussione sul Part Time si è fermata sul nascere: le ultime concessioni che verranno effettuate interessano 6 unità complessive (LIN – MXP) e sono scambi ad invarianza di organico.
Rimangono inevase ulteriori 100 domande PT e secondo la Società non possono essere al momento accolte.
Le ragioni di una così alta percentuale di richieste sono facilmente desumibili: pur in presenza di una media ore che in taluni casi risulta accettabile, la modalità di costruzione dei turni (tante ore di servizio a fronte di un ridotto numero di ore di volo), porta i naviganti a richiedere di volare meno giorni al mese.
La vita della Base Malpensa continua ad essere legata a logiche che vanno oltre una semplice valutazione di “taratura organici”: l’incertezza è divenuta oramai strutturale e le misure di contenimento altrettanto “bizzarre”, l’attività passata da altre basi senza una logica di lungo periodo non può essere considerata una soluzione.
L’elemento di novità rappresentato dallo spostamento delle operazioni su Malpensa a seguito della chiusura temporanea dell’Aeroporto di Linate può generare effetti su altre problematiche analizzate proprio in occasione dell’incontro.
Invece di avviare un confronto per definire esclusivamente modalità di spostamento dei dipendenti fra i due aeroporti, abbiamo chiesto di considerare le effettive necessità del personale “Lombardia”
in maniera più dinamica, anche con riferimento al periodo in cui l’aeroporto sarà soltanto uno: questo potrebbe portare i colleghi di Malpensa a volare di più e quelli di Linate ad avere il tanto agognato Part Time, per iniziare.
Altre informazioni “di contorno”:
• il CBC Linate verrà ristrutturato,
• ALITALIA a breve emetterà una procedura dedicata per fare richiesta di soste ricorrenti,
• sono state segnalate le problematiche connesse al Vestiario che, oltre ad essere difficilmente raggiungibile, non garantisce l’effettiva consegna dei capi prenotati
Se è vero che il confronto tenutosi è un primo incontro sulla materia, ci sono tutti gli elementi e le condizioni per poter entrare definitivamente nel merito.
Alitalia ha già confermato il prossimo incontro del 29 gennaio nel quale verranno ufficializzate le misure implementabili per effetto dell’approvazione del budget 2019.
SUPERARE, CON I FATTI, LO STATO DI ABBANDONO DELLE BASI MILANESI E’ UNA RESPONSABILITÀ’ DA ASSUMERSI NELL’IMMEDIATO.
ANPAC – ANPAV – ANP
GRUPPO ALITALIA in AS