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12 Giugno 2008Vogliono eliminare la nostra certificazione
24 Giugno 2008ANPAV Informa
IL CAOS DELLE VENDITE DI BORDO
In questi giorni diversi colleghi P2 sono stati oggetto di contestazioni disciplinari in merito a veri o presunti ritardi nel versamento delle vendite di bordo.
Premettendo che è imperativo che gli importi relativi alle vendite vengano versati contestualmente o appena sia possibile, non possiamo esimerci dal denunciare un servizio che da anni risulta estremamente scadente, in particolare dal punto di vista organizzativo.
Il disagio al quali vengono quotidianamente sottoposti i colleghi P2 rasenta oramai l’insostenibilità, e la lista dei problemi più frequenti l’azienda la conosce bene, perché è da anni che andiamo denunciando tali criticità:
Palmari non presenti a bordo;
Palmari inefficienti;
TN2 cartacea senza ricevuta per Purser;
Casse versamenti malfunzionanti, con frequente mancato rilascio ricevute;
Ritardi nell’aggiornamento dei versamenti effettuati;
P2 di fatto trasformato in ‘porta valori’, senza indennità relative, e spesso con l’impossibilità di usufruire del servizio cassaforte negli alberghi;
Percorso non verificabile in tempi congrui dei versamenti e della situazione contabile personale.
Sono solo alcune delle inefficienze di sistema con le quali i P2 devo ogni giorno confrontarsi, e che rappresentano lo specchio di un azienda non in grado, oramai, di presidiare i servizi di base di una compagnia aerea.
Il paradosso è quello che alla fine, la parte terminale di questo caos disorganizzativo ricade pesantemente sui Purser di seconda, alcuni dei quali devono subire, in modo anche vessatorio, contestazioni e addebiti sproporzionati alla presunta manchevolezza disciplinare.
Sia chiaro che la nostra Associazione non intende con ciò minimamente giustificare comportamenti contrari alle normative in materia, ma non si può pensare di ‘buttare la polvere sotto al tappeto’, e risolvere il tutto con l’arma della contestazione disciplinare, senza intervenire in modo strutturale sui reali nodi del problema.
L’azienda ha il dovere il dotare il lavoratore degli strumenti organizzativi idonei a svolgere nel migliore dei modi una mansione. Se non lo fa, difficilmente potrà pretendere il totale rispetto delle regole da parte della categoria.
Le riunioni tenutesi su questo delicato tema, che coinvolge quasi mille P2, non hanno ad oggi dato nessun risultato, ed anzi le cose sembrano essere addirittura peggiorate.
A questo punto ci chiediamo: ma l’azienda ha realmente interesse a che si svolga il servizio vendite a bordo dei voli Alitalia? Dal disinvestimento e dalle negligenze aziendali su questo tema sembrerebbe proprio di no. E ci piacerebbe sapere se il nostro Direttore sia a conoscenza del problema, e se si cosa aspetta ad intervenire?
Deve essere chiaro che il persistere di tale situazione non potrà che generare la totale disaffezione dei Purser di seconda nello svolgimento di questo servizio, e ci vedrà costretti a prendere iniziative sindacali a loro tutela.
Avvicendamenti di Medio Raggio e tematica CTD
Il 28 maggio scorso tutte le Organizzazioni Sindacali/Associazioni Professionali hanno incontrato l’Azienda per affrontare due tematiche di grande attualità: la delicata e drammatica situazione degli Assistenti di Volo a Tempo Determinato e la pesantezza degli avvicendamenti di Medio Raggio.
La riunione si è tenuta a fronte di due richieste urgenti di incontro, inoltrate la scorsa settimana da tutte le RR.SS.AA. di categoria, che hanno ravvisato la stringente necessità di affrontare questi argomenti.
Riguardo ai CTD, l’Azienda ha comunicato che, a partire dal 1° giugno, saranno assunti 37 Assistenti i Volo con contratto di 5 mesi. Di questi 37, 34 saranno impiegati su base Roma settore Lungo Raggio e 3 saranno collocati sulla base di Venezia.
Inoltre, in funzione della necessità di dare seguito all’assegnazione delle ferie estive, saranno assunti, a partire da luglio, altri CTD per 4 mesi. Al momento, l’Azienda non è stata in grado di quantificare questo prossimo bacino di assunzione.
A tale riguardo abbiamo espresso con forza la necessità di creare un tavolo congiunto con l’Azienda con cadenza mensile, al fine di monitorare le richiamate successive.
Su questi temi, l’Azienda ha condiviso l’opportunità di incontrarsi nuovamente e con scadenza periodica, aggiornando di conseguenza la riunione nei prossimi giorni di giugno; contestualmente, ha dichiarato che in questa prossima riunione saranno resi noti i numeri relativi alle assunzioni a tempo determinato previste per luglio.
C’è da augurarsi che lo sviluppo dello scenario industriale di Alitalia possa offrirci la possibilità di affrontare con maggiore incisività queste problematiche.
Sul tema relativo alla costruzione degli avvicendamenti di M/R, nel dare seguito ad alcune richieste già avvenute da parte sindacale durante l’ultima riunione dell’Unità di Analisi, l’Azienda ci ha confermato la destrutturazione di alcuni avvicendamenti particolarmente gravosi come, ad esempio, quello che prevede un transito lungo a Roma per proseguire per Istambul, dopo essere decollati alle tre di notte da Mosca; o come
Nel prendere atto che solo un lavoro congiunto ed unitario di tutte le OO.SS./AA.PP. potrà produrre risultati significativi, invitiamo tutti gli AA/VV a segnalarci eventuali criticità nella costruzione degli avvicendamenti che dovessero sfuggire ai controlli che le RR.SS.AA. costantemente operano, al fine di permettere un tempestivo intervento, teso a migliorare la qualità del lavoro quotidiano a bordo degli aeromobili.
SEMPRE MENO SPAZI ALLE PREROGATIVE DEL CAPO CABINA
Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto nella mail Aziendale una comunicazione riguardante le modalità di erogazione del servizio sulle tratte FCO-LAX-FCO, che ridisegna dinamiche e tempi di erogazione del servizio.
L’ANPAV ritiene che la gestione dei servizi, con particolare riguardo ai tempi d’erogazione degli stessi, salvo motivazioni legate alla sicurezza del volo, come, ad esempio, avverse condizioni meteo, sulle quali il solo Comandante del volo ha la necessaria visibilità e può quindi decidere per il meglio, sia di pertinenza del Capo Cabina.
Non contestiamo certo l’esigenza commerciale dell’azienda di offrire un servizio diversamente articolato a secondo degli orari e della tipologia del volo, ma piuttosto l’imporre al Capo Cabina orari rigidi nell’erogazione del servizio, prescindendo dalle sue valutazioni contingenti, e quindi discrezionali.
Rivendichiamo quindi ruolo e prerogative del Capo dell’Equipaggio di Cabina, contro questi tentativi, neanche tanto striscianti, di togliere al Purser qualsiasi spazio, seppur minimo, di valutazione personale.
Valutazioni che l’azienda sollecita solo a valle e non a monte, dove invece sarebbe opportuno che si coinvolgessero i Capi Cabina nell’elaborazione delle dinamiche di servizio.
Si eviterebbe in questo modo di emanare direttive sulle dinamiche avulse dalla realtà operativa di un volo.
Non è la prima volta, purtroppo, che ci tocca ricordare, a chi di dovere, che il Purser è una figura sulla cui formazione e crescita professionale l’azienda deve necessariamente investire, e che sarebbe il caso che gli zelanti estensori di nuove dinamiche tenessero in dovuta considerazione il contributo di chi questo servizio lo deve non solo erogare, ma anche organizzare ed offrire in modo sensato ed opportuno.
Appiattimento professionale, nessun criterio di stimolo professionale, scarso investimento nella formazione, continua sottrazione di esercizio discrezionale delle mansioni, sono solo alcuni dei mali che investono oggi la figura del Purser. Nella totale indifferenza di chi, al vertice di questa categoria, dovrebbe invece promuovere la crescita e la rilevanza di un ruolo essenziale nella promozione della politica commerciale della compagnia.
Attenzioni che invece non vengono lesinate nei confronti di altre categorie, se si pensa ad esempio ai portatili distribuiti ai piloti e non agli assistenti di volo, tanto meno ai purser, e la mancata attuazione dell’installazione dei supporti informatici al CBC, necessari anche come strumenti di supporto addestrativo, oltre che informativo.
Ma tant’è. In questo clima da ‘fine impero’ c’è solo da sperare che quando si volterà pagina si comprenda, finalmente, che disinvestire sulle figure dei Capi, in un’azienda che opera su un mercato fortemente concorrenziale, equivale ad un suicidio commerciale.
RIEPILOGO VERTENZE LEGALI
CAUSA “MATERNITA’”:
La rivendicazione é il ricalcolo degli importi erogati durante il periodo di maternità a partire dal 17 marzo 2006, secondo la vigente normativa di legge (151/01).
Circa un presunto corretto pagamento delle maternità a partire da gennaio 2008, precisiamo che ciò che è cambiato (favorevolmente) é solo l’importo del rateo minimo giornaliero (elevato a 42,14 Euro) e di conseguenza la retribuzione minima mensile delle lavoratrici in maternità. I nuovi minimi, però, non risolvono il problema, lo alleviano.
Tutte le lavoratrici andate in maternità dopo in 17 marzo 2006 (data di pubblicazione della circolare contestata), comprese quindi le maternità da gennaio 2008, devono ricorrere legalmente, contro Ipsema, per aver diritto al pieno “riconoscimento economico”.
Vi invitiamo a contattarci per effettuare la verifica della reale indennità spettante, secondo la legge sopra richiamata.
CONGEDI PARENTALI:
L’oggetto della rivendicazione è l’eliminazione del riproporzionamento/assorbimento da parte dell’Azienda dei riposi nei mesi in cui si gode del congedo. L’Azienda “abbina” tale meccanismo alla decurtazione dello stipendio in rapporto alle giornate di “non lavoro”, generando, di fatto, una “doppia” perdita. Dopo l’interpello sul tema, (“Assorbimento di riposi mensili in presenza di giornate di congedo parentale”), inoltrato al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – Direzione Generale per l’Attività Ispettiva – non ha tardato ad arrivare il parere favorevole alla nostra istanza sindacale. Abbiamo, quindi, inoltrato numerosi tentativi di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro (al momento, Roma e Milano) e siamo stati convocati (circa 100 i colleghi interessati) nel corrente mese di giugno. Tutti coloro i quali usufruiscono o hanno usufruito di congedi parentali sono invitati a contattarci per fare una valutazione circa l’ammanco maturato e per la firma della modulistica necessaria.
RICORSO “PART-TIME”:
L’oggetto del contendere, con INPS, è il riconoscimento dei periodi di Part-Time effettuati ai fini dell’anzianità previdenziale.
Attualmente l’INPS non conteggia i periodi non lavorati, sostenendo l’assenza di continuità contributiva in presenza di tipologie di part-time cicliche, non espressamente previste dalla legge, allontanando così nel tempo la maturazione dei requisiti minimi richiesti per la quiescenza.
Pertanto, l’anzianità contributiva “piena” riguarda esclusivamente il part-time settimanale. Tutti gli altri dovranno, secondo l’INPS, lavorare più a lungo per raggiungere il diritto alla pensione di anzianità. Poiché le modalità del Part-Time sono di diversa tipologia, invitiamo i colleghi a contattarci, per definire in modo dettagliato le posizioni individuali.
Portiamo a conoscenza la categoria che i i ricorsi “part-time” sono stati accolti in primo grado nel 90% dei casi.
VERTENZA AMIANTO
La vertenza in merito alla esposizione all’amianto sta proseguendo con incoraggianti risultati, grazie alle prime sentenze positive emanate da alcuni giudici del lavoro.
Ricordiamo a tutti gli Associati che la nostra Associazione è titolare di una specifica convenzione con lo studio legale Bonanni.
Chi volesse avere i riferimenti in proposito può contattarci al numero 06-51962807.