Incontro con il Commissario
19 Dicembre 2008Pagamento CIGS “Gruppo AZ” Oct. 2008
23 Dicembre 2008Comunicato
Le Organizzazioni Sindacali e Associazioni Professionali firmatarie hanno richiesto nei giorni scorsi a CAI un incontro, anche se con richieste separate, circa la difformità dei criteri di assunzione applicati (che generano le assunzioni in corso) rispetto a quanto sottoscritto.
CAI ha tenuto due incontri separati, uno nella giornata di giovedì con le confederazioni più l’Ugl, l’altro con le associazioni professionali nella mattinata di venerdì.
Entrambi gli incontri stanno avendo prosecuzione su tavolo unitario in queste ore nella sede della Magliana alla presenza della società di consulenza che ha curato il processo di selezione/assunzione.
Dagli incontri tenutisi a cavallo tra giovedì e venerdì, è emerso che sono state spedite, a mezzo posta raccomandata, circa 200 lettere a lavoratrici in maternità, che comunicano l’avvenuta selezione e la possibilità per la lavoratrice di rientrare a fine astensione.
La data delle lettere di dimissioni che l’assunto firma deve essere coincidente con quella di assunzione, se così non fosse le lettere verranno annullate.
CAI ribadisce la non discriminazione e si dichiara pronta a correggere eventuali errori per quanto riguarda i lavoratori in Legge 104.
Relativamente all’ assegnazione delle basi, CAI si è dichiarata disponibile a trovare soluzioni e riallocazioni.
L’avvio dei processi di assunzione da parte di CAI sta facendo comunque emergere, come stiamo vedendo, una impressionante serie di preoccupanti criticità.
In situazioni normali la cosa potrebbe essere annoverata come uno dei tanti motivi di contenzioso tra azienda e sindacato, se non fosse che la messa in discussione di migliaia di posti di lavoro non dipingesse la faccenda di una cupa drammaticità.
Innanzitutto non si sta tenendo conto in via prioritaria delle anzianità, ma solo di aleatori e discutibili elementi riferiti a “settori di appartenenza”, che per gli assistenti di volo rappresentano solo delle formali e virtuali attribuzioni dovute o al caso o a precedenti esigenze aziendali e comunque risolvibili con qualche ora di aula, cosa che per un’azienda che ha dismesso gran parte della propria attività di volo non dovrebbe rappresentare un ostacolo.
Il problema è che non si può permettere che solo perché un Assistente di Volo stia operando in un settore anziché un altro rischi di ritrovarsi in cassa integrazione senza certezze di essere rioccupato.
Abbiamo fatto notare a CAI che gli Assistenti di Volo sono tutti uguali e il discrimine non può essere quello relativo al fatto che si è abilitati ad un aereo piuttosto che ad un altro.
Per l’Enac esistono solo gli Assistenti di Volo certificati e con idoneità al volo, non si fa certo distinzione tra medio raggio e lungo raggio.
Altra cosa è il criterio della seniority, unico e vero elemento che deve, prioritariamente, dettare qualsiasi logica inerente a questa delicata fase selettiva.
Altro problema è quello relativo alle categorie protette. La sensazione è che si voglia in qualche modo “far pagare “ il fatto di appartenere a qualcuna di queste categorie proponendo trasferimenti forzosi e inumani. Abbiamo segnalato anche questo aspetto, e riteniamo necessario che le leggi vigenti in materia di tutela sociale debbano trovare piena e legale applicazione già da subito nella nuova realtà industriale.
Purtroppo dobbiamo rilevare, per completezza di informazione, e non certo per generare ulteriori incertezze, che anche sull‘invio in CIGS di chi avrebbe i requisiti pensionistici nei sette anni sussistono ancora delle perplessità.
Innanzi tutto da quanto sottoscritto in sede governativa sono spariti, per adesso, i mesi di preavviso (8) che vanno a sommarsi alla sparizione di altri due mesi dovuti all’anticipazione dell’inizio della cassa integrazione (anticipata al 14 ottobre quando l’operativo era ancora più o meno integro) . Quindi il processo già parte con un “bug” di 10 mesi.
Permane poi la necessità di ribadire, in sede ministeriale, la garanzia che dopo il 2013 non intervengano elementi di riforma, o armonizzazione che possano determinare uno stravolgimento dei requisiti pensionistici necessari.
E ovvio che non staremo a guardare. E’ necessario correggere tutti quegli errori e incongruenze che, purtroppo, in questa fase stanno caratterizzando il processo selettivo e l’avvio della nuova azienda.
Abbiamo rappresentato formalmente tutte le nostre rimostranze e ci riserviamo ogni azione, anche legale, a tutela dei colleghi.
Roma, 22 dicembre 2008
ANPAV