Comunicato stampa del presidente Muccioli su vendita Alitalia
18 Marzo 2008SMENTITA
23 Marzo 2008Comunicato agli Assistenti di Volo
L’incontro di oggi tra le Rappresentanze sindacali e i vertici aziendali Alitalia ha ulteriormente approfondito gli aspetti inerenti la proposta AirFrance in merito all’eventuale acquisizione di Alitalia.
Senza entrare nel merito delle analisi specifiche, peraltro ampiamente diffuse, ci preme rilevare la delicatezza di una partita giocata oramai sul ‘filo del rasoio’, spesso turbata dal clima elettorale e da posizioni disarticolate e a volte inopportune, nei confronti di una operazione che, volente o nolente, segue le regole del mercato.
Abbiamo espresso le nostre perplessità di fronte alla portata degli esuberi dichiarati dal Gruppo francese, e limitandoci essenzialmente all’analisi del fenomeno sul Personale di Cabina, del quale conosciamo meglio le implicazioni e il contesto operativo, abbiamo ribadito che la cifra di 600 esuberi tra gli assistenti di volo ci appare irrealistica ed inaccettabile.
Sappiamo tutti che le ridondanze occupazionali generate dal Piano verranno affrontate, auspicabilmente, con l’adozione di strumenti, il più tutelanti possibile, di ammortizzazione sociale, ma in ogni caso consideriamo tale numero non realistico, in rapporto al ridimensionamento operativo previsto.
Come anche abbiamo ribadito che l’operazione di vendita della compagnia di bandiera non può depauperare quella che ad oggi appare forse l’unica vera risorsa rimasta al vettore italiano, rappresentata dal patrimonio professionale del suo personale.
Ciò nonostante non ci sentiamo di partecipare, specie in questo momento, ad alcuna forma di polemica su chi aveva ragione o torto, sulla qualità dell’acquirente e sulle scelte fatte o da fare. Perché riteniamo deleteria la divisione e la contrapposizione tra sigle, in un momento in cui l’unità delle rappresentanze sindacale risulta vitale per i lavoratori.
La sensazione è quella di un tempo a disposizione non illimitato, date le condizioni di cassa dell’azienda, e della necessità di apportare, alle proposte Air France, quei correttivi che rendano percorribile e rapida l’inevitabile privatizzazione della compagnia.
Pensiamo non sia più tempo né di proclami né di avventurismi, e siamo pronti ad intraprendere, con responsabilità e coerenza nei confronti degli interessi che rappresentiamo, quel percorso negoziale propedeutico alla realizzazione della privatizzazione dell’azienda.
Ci preoccupa purtroppo il balletto delle dichiarazioni a ‘briglia sciolta’, e il riemergere di posizioni che vorrebbero riportare la vicenda della privatizzazione Alitalia al punto di partenza, dimenticando che ciò potrebbe rendere sempre più concreta l’infausta ipotesi di un commissariamento della compagnia, con tutte le drammatiche conseguenze che tale opzione comporterebbe, senza distinzione di aree geografiche, di colore politico, di sigla sindacale, di area produttiva.
In questa fase così critica bisognerà mantenere i nervi salvi, evitando atteggiamenti che possano danneggiare i delicati equilibri esistenti. E sarà necessario che ognuno faccia la sua parte fino in fondo. Governo, forze politiche, acquirente, azienda e sindacati, smussando le richieste non sostenibili e affrontando questi pochi giorni rimasti a disposizione per cercare quell’intesa indispensabile a salvare la compagnia dal tracollo e ridare un futuro alla compagnia di bandiera.
In tutta questa vicenda le RSA UILT-UGLT C.V.-ANPAV-AVIA, continueranno, in qualsiasi sede, a tutelare gli interessi occupazionali, professionali e le prerogative di una categoria centrale in qualsiasi disegno di rilancio o riassetto dell’Alitalia.
Roma, 20 marzo 2008 RR.SS.AA. UILT – UGLT C.V. ANPAV AVIA