Comunicato Stampa Unitario
24 Novembre 2008Part-time, unaltra vittoria.
10 Dicembre 2008Comunicato Stampa Alitalia: Manca chiarezza a lavoratori esasperati
Nella vicenda Alitalia/CAI il caos regna ormai sovrano. Cai non è entrata il 1° dicembre e non si pronuncia su quando avvierà l’attività di volo. La Marcegaglia dice che lascerà Cai a breve, dando per scontato l’arrivo di Air France.
Il Commissario dice poco ed in modo spesso contraddittorio, nonostante il suo ruolo e le sue responsabilità.
Stesso imbarazzato silenzio dal Governo.
La stampa, dopo una campagna fortemente lesiva dell’immagine di Alitalia e della dignità dei lavoratori, ha messo la sordina al tutto.
L’operativo dei voli Alitalia è ridotto in modo impressionante e l’azienda non da alcuna certezza all’utenza e ai lavoratori.
Cai, dopo la firma degli accordi del 31 ottobre aveva dichiarato che mancava soltanto l’ok dell’europa ed invece, giorno dopo giorno, sono emersi altri problemi, altre autorizzazioni mancanti, altri rinvii.
Sino a quando Cai potrà tenere in scacco l’intero trasporto aereo italiano senza che nessuno osi mettere in discussione la sua credibilità industriale?
ENAC che fa? Dovrebbe vigilare sull’applicazione delle regole e sui diritti dei passeggeri. Ma cosa ha fatto per le centinaia di cancellazioni di voli operate dal Commissario di Alitalia Fantozzi e cosa sta facendo per assicurare i cittadini ed i dipendenti che i voli di Alitalia operino nel pieno rispetto delle regole? Ad esempio, come puo’ CAI, che non ha le previste autorizzazioni ad operare (COA e Licenza), essere contraente dei certificati di assicurazione di parte della flotta Alitalia? Come fa Alitalia ad operare senza garantire la copertura finanziaria che, a detta del Commissario Fantozzi, da oggi è in capo a CAI? Da chi dipende realmente l’Accountable Manager di Alitalia, cioè la figura garante per legge che siano disponibili le necessarie risorse per la manutenzione, l’addestramento e la disponibilità di tutto ciò che serve ad operare con sicurezza e regolarità?
Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno condiviso praticamente tutto con Cai e Governo, sono ormai enti autoreferenziali che hanno definitivamente abbandonato il ruolo sindacale, non prendono posizione e non forniscono alcuna informazione costruttiva.
L’unico sostegno a chi lavora, le uniche informazioni disponibili, vengono dai sindacati del cosiddetto “fronte del no”, cioè quelli che hanno meno responsabilità per ciò che sta accadendo.
I lavoratori non sanno quale sarà il loro futuro, non sanno se e chi li pagherà, non sanno se e come verranno applicati gli ammortizzatori sociali e chi potrà andare in pensione e quando.
Non sanno neanche quale contratto di lavoro è applicato in questa fase di transizione. Gli dicono di lavorare e al tempo stesso che, per un “mistero della fede”, sono in cassa integrazione dal 14 ottobre.
La vicenda Alitalia si dimostra ancora una volta per quello che è: lo specchio di un Paese corroso, dominato da poteri forti, che non fanno gli interessi dei cittadini, in cui manca una controparte sindacale credibile, a bilanciare gli appetiti di una imprenditoria rapace ed infine un sistema politico, in larga parte incapace di ragionare in termini di Sistema Paese.
Il Commissario dice poco ed in modo spesso contraddittorio, nonostante il suo ruolo e le sue responsabilità.
Stesso imbarazzato silenzio dal Governo.
La stampa, dopo una campagna fortemente lesiva dell’immagine di Alitalia e della dignità dei lavoratori, ha messo la sordina al tutto.
L’operativo dei voli Alitalia è ridotto in modo impressionante e l’azienda non da alcuna certezza all’utenza e ai lavoratori.
Cai, dopo la firma degli accordi del 31 ottobre aveva dichiarato che mancava soltanto l’ok dell’europa ed invece, giorno dopo giorno, sono emersi altri problemi, altre autorizzazioni mancanti, altri rinvii.
Sino a quando Cai potrà tenere in scacco l’intero trasporto aereo italiano senza che nessuno osi mettere in discussione la sua credibilità industriale?
ENAC che fa? Dovrebbe vigilare sull’applicazione delle regole e sui diritti dei passeggeri. Ma cosa ha fatto per le centinaia di cancellazioni di voli operate dal Commissario di Alitalia Fantozzi e cosa sta facendo per assicurare i cittadini ed i dipendenti che i voli di Alitalia operino nel pieno rispetto delle regole? Ad esempio, come puo’ CAI, che non ha le previste autorizzazioni ad operare (COA e Licenza), essere contraente dei certificati di assicurazione di parte della flotta Alitalia? Come fa Alitalia ad operare senza garantire la copertura finanziaria che, a detta del Commissario Fantozzi, da oggi è in capo a CAI? Da chi dipende realmente l’Accountable Manager di Alitalia, cioè la figura garante per legge che siano disponibili le necessarie risorse per la manutenzione, l’addestramento e la disponibilità di tutto ciò che serve ad operare con sicurezza e regolarità?
Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno condiviso praticamente tutto con Cai e Governo, sono ormai enti autoreferenziali che hanno definitivamente abbandonato il ruolo sindacale, non prendono posizione e non forniscono alcuna informazione costruttiva.
L’unico sostegno a chi lavora, le uniche informazioni disponibili, vengono dai sindacati del cosiddetto “fronte del no”, cioè quelli che hanno meno responsabilità per ciò che sta accadendo.
I lavoratori non sanno quale sarà il loro futuro, non sanno se e chi li pagherà, non sanno se e come verranno applicati gli ammortizzatori sociali e chi potrà andare in pensione e quando.
Non sanno neanche quale contratto di lavoro è applicato in questa fase di transizione. Gli dicono di lavorare e al tempo stesso che, per un “mistero della fede”, sono in cassa integrazione dal 14 ottobre.
La vicenda Alitalia si dimostra ancora una volta per quello che è: lo specchio di un Paese corroso, dominato da poteri forti, che non fanno gli interessi dei cittadini, in cui manca una controparte sindacale credibile, a bilanciare gli appetiti di una imprenditoria rapace ed infine un sistema politico, in larga parte incapace di ragionare in termini di Sistema Paese.
Viene spontaneo chiedersi: sino a che punto la responsabilità dei lavoratori supererà l’irresponsabilità di Cai, di Fantozzi, del Governo e del sindacato confederale?
Se nelle prossime ore qualcuno non farà chiarezza sull’intera vicenda sarà veramente difficile che l’esasperazione dei lavoratori potrà essere contenuta e il sindacato si troverà nella condizione di indicare strade diverse da quelle percorse sino ad oggi.
1 dicembre 2008
ANPAC UNIONE PILOTI ANPAV AVIA SDL Intercategoriale