Comunicato Stampa ANPAV
26 Settembre 2008Procedura a garanzia di crediti vantati nei confronti di Alitalia/Alitalia Express.
8 Ottobre 2008Dopo l’accordo CAI comincia il difficile lavoro di definizione
DOPO L’ACCORDO CAI COMINCIA IL DIFFICILE LAVORO DI DEFINIZIONE
Siamo tutti consci che l’accordo raggiunto non è stato frutto di un reale negoziato, ma di documenti con indicazioni di massima, sui quali si è riusciti solo, ognuno per la sua parte, ad apportare alcuni aggiustamenti rispetto al documento CAI. Modifiche che hanno consentito di mettere da parte l’originaria proposta contrattuale CAI per ‘dirottare’ sullo schema contrattuale Airone/Alitalia con ulteriori integrazioni.
Vorremmo evitare, da questo momento, di alimentare ulteriori polemiche, a seguito dei comportamenti delle varie rappresentanze sindacali.
Anche se non possiamo esimerci dal ricordare la feroce campagna denigratoria orchestrata, di volta in volta, contro questa o quella sigla, e l’incoerenza di chi sul disaccordo ha lucrato per qualche giorno, per poi fare, appena due giorni dopo, l’identica cosa.
In questi giorni ne abbiamo viste di tutti i colori, fino ad arrivare alle fantasiose proposte di sedicenti acquirenti sudamericani, cessioni del TFR al Commissario Fantozzi per far sopravvivere l’azienda ancora qualche giorno, o cessioni dello stipendio per la ‘giusta causa’. Per poi arrivare alla stessa nostra conclusione: prendere atto che non c’erano altri interlocutori diversi dalla CAI.
Non vorremmo rinvangare vecchie polemiche, ma solo ricordare che i sostenitori di queste ‘stravaganti’ posizioni erano gli stessi che hanno fatto ‘scappare’ Air France, con tutte le pesanti conseguenze che conosciamo.
Gli impegni ai quali saremo chiamati in questi giorni, e che riguarderanno la determinazione delle garanzie relative agli ammortizzatori sociali e la stesura contrattuale, ci fanno propendere per un atteggiamento responsabile e poco incline alla polemica con chi, nei drammatici giorni dell’incombente fallimento dell’azienda, ha preferito fare deleghe sindacali, favorendo alla fine essenzialmente le rivendicazioni di una parte del PNT.
Saranno il tempo e la riflessione pacata su quanto avvenuto in questi giorni convulsi a dare un giudizio sul comportamento dei vari protagonisti sindacali, e su chi, come noi, pur rischiando la contingente impopolarità, ha deciso di prendersi le sue responsabilità nell’interesse generale, in un momento in cui era necessario dare un segnale per evitare che la situazione precipitasse definitivamente.
Oggi, più delle polemiche, dobbiamo essere in grado di dare alla categoria risposte certe e definite sulle tante questioni aperte, che riguarderanno essenzialmente:
1) Stesura contrattuale che garantisca una reale salvaguardia dei livelli retributivi;
2) definizione dei criteri di ingresso nell’azienda CAI;
3) definizione di aspetti contrattuali e normativi compatibili con la dimensione operativa e la realtà professionale dell’azienda.
4) meccanismi e modalità applicative degli ammortizzatori sociali;
Un lavoro che dovrà, presumibilmente, essere fatto in pochi giorni, per consentire lo start up operativa della nuova azienda per il mese di novembre.
Nel difficile contesto nel quale si è svolta questa vicenda aver spostato l’asse dalla normativa proposta da CAI ad una diversa logica contrattuale, garantendo occupazione e parametri retributivi, un assetto qualifiche e composizione equipaggio accettabile rappresenta comunque un risultato di minima, in una situazione estremamente avversa.
L’impegno adesso dovrà essere quello di scendere nel dettaglio dei vari aspetti concordati, arrivando ad una definizione completa e garantista dei provvedimenti di ammortizzazione sociale e della normativa contrattuale.
L’ANPAV, come in tutta questa vicenda, e auspicando un lavoro congiunto delle rappresentanze sindacali, opererà con determinazione e coerenza nell’interesse di tutta la categoria.
Roma, 1 ottobre 2008
ANPAV