Iscrizione ad ENGA – Anno 2011
18 Gennaio 2011DETRAZIONI FISCALI: Necessaria la compilazione anche in assenza di familiari a carico
20 Gennaio 2011La Situazione Attuale
Come tutti ormai sapete ieri, martedì 18 gennaio 2010, presso la sede di Assaereo di Roma c’è stata la presentazione del così detto Piano Industriale.
Avevamo già avuto indiscrezioni sullo .tsunami. che stava per arrivare da noi in azienda, ma gli esuberi previsti e dichiarati da Meridiana Fly sono stati ben superiori alle nostre attese. Sempre in base a quanto appreso dall’A.D. il numero di lavoratori in esubero da far confluire all’esterno del perimetro aziendale sarebbe compreso tra i 500 e i 700.
I tagli ricadrebbero prevalentemente sulla Sardegna ed in particolare sulla palazzina di Olbia. Un forte ridimensionamento sarebbe previsto anche per gli operatori del call center, dei sistemi informativi e della contabilizzazione dei biglietti, settori che l’azienda intenderebbe cedere ad altre società.
L’A.D. ha anche dichiarato che vorrebbe recuperare da tutti i settori, specialmente noi naviganti, un ulteriore 15% di produttività attraverso i rinnovi di tutti i contratti. L’azienda avrebbe intenzione di sopprimere 9 dei suoi 18 Md82, riposizionando alcuni Airbus sulle basi di Olbia e Cagliari in modo che gli esuberi (circa 270 colleghi del settore volo, di cui 45 comandanti, altrettanti piloti e 180 assistenti di volo) sarebbero spalmati su tutte le basi, il
tutto entro l’inizio della prossima estate . Questa, sempre secondo l’Azienda, sarebbe l’unica medicina per provare a sopravvivere e non rischiare la definitiva chiusura.
Abbiamo volutamente parlato al condizionale in questa prima parte dell’articolo proprio perché questa sarebbe l’ipotesi, non di rilancio della compagnia, ma l’ultimo tentativo di provare a sopravvivere in un mercato sempre più competitivo( parole di Chieli).
La nostra posizione, quella dell’ANPAV, e non delle altre sigle (penseranno loro a spiegare ai colleghi ognuno la propria) è di assoluto scetticismo riguardo al panorama che si va prospettando. Sicuramente siamo preoccupati (saremo dei pazzi a non esserlo) su quello che abbiamo appreso dal management riguardo il nostro futuro, perché, esuberi a parte, sul
contenuto del piano industriale abbiamo avuto solo risposte evasive forse perché non dovrebbe essere chiamato Piano Industriale. Forse perché non si può chiamare Piano Industriale un progetto volto a far implodere l’azienda.
Un P.I. è frutto di innovazioni e proposte per aggredire il mercato ed i competitor, offrendo ai passeggeri quel qualcosa in più rispetto agli altri, non l’opposto. Siamo assolutamente contrari all’esternalizzazione dei vari settori aziendali in un mercato dove la tendenza è completamente diversa, stanno tutti tornando a trattare il proprio prodotto all’interno per garantire
efficienza, sicurezza e qualità al cliente finale, ma questa è solo la nostra opinione, non siamo noi a dirigere l’azienda. Siamo assolutamente contrari alla dismissione degli aerei e alla cessione di rotte, specialmente rotte storiche nord-sud con la Sicilia. Ma come… Invece di cercare nuove rotte e cambiare la flotta siamo solo in grado di ridurre, tagliare e cedere ad altri quello che è da sempre stato nostro? In queste ore stiamo ufficialmente chiedendo un
intervento immediato e concreto al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, è evidente che se le linee guida scelte da Meridiana per salvare l’azienda sono a carico quasi esclusivo della Sardegna e dei suoi lavoratori non si andrà molto lontano. Siamo sempre stati contrari alla navigazione a vista e questo .modus operandi. manageriale ci sembra che non porti da
nessuna parte. Speriamo di sbagliarci.
L’ennesimo tentativo aziendale di recuperare anche dalla nostra categoria addirittura il 15 % di produttività ci sembra alquanto pretestuoso ed anacronistico. La nostra categoria negli ultimi anni è stata quella che, responsabilmente, ha dato più di tutti e non intendiamo assolutamente trattare su questo argomento. Siamo sicuramente disponibili a gestire in maniera leale e chiara gli esuberi al fine di minimizzare al massimo la drammatizzazione del momento, siamo altresì disponibili ad armonizzare i due contratti (che di fatto sono ancora vigenti nella compagnia) in modo da rendere più flessibile e praticabile anche l’intercambiabilità tra le basi, ma fino a quando vedremo turni di colleghi con 160 ore di servizio e 20 ore di volo non provino a chiederci ulteriore produttività, non serve ed è solo una richiesta pretestuosa senza fini atti ad aiutare le sorti aziendali. Non siamo noi il male dei conti in rosso di questa azienda, andassero a cercare altrove, sicuramente non chiuderanno l’azienda per questo motivo…
Stiamo calendarizzando, compatibilmente con i nostri turni di volo e i nostri impegni a gestire lo tsunami, le assemblee di categoria in tutte le basi per confrontarci, discutere e condividere con gli assistenti di volo le nostre posizioni e le loro. Per quanto riguarda le date degli scioperi già proclamate, abbiamo intenzione di non ritirare l’agitazione in attesa degli esiti dei prossimi incontri,solo allora valuteremo e decideremo insieme a Voi se sospendere temporaneamente o no l’agitazione proclamata.
Questa è la situazione attuale dell’azienda , certamente non rosea, e dell’ANPAV, ferma ed irremovibile su tanti punti, pronta e responsabile a gestire ed evitare il peggio, ma sempre con un punto fondamentale…tutelare il lavoro dignitosamente.
RSA ANPAV MERIDIANA FLY