Produttività PNC Alitalia
1 Settembre 2008PASSWORD ACCESSO AREA RISERVATA
10 Settembre 2008Muccioli: necessario un intervento del Governo.
La proposta contrattuale per gli assistenti di volo, presentata nella giornata di ieri dalla CAI, non consente alcun confronto nel merito.
Si tratta di un documento che contiene la drastica riduzione di normative e retribuzioni, di una portata assolutamente improponibile, e non può in alcun modo rappresentare una base per intraprendere un serio confronto sul tema.
Un massacro contrattuale ben al di sotto del trattamento della più deregolamentata delle low-cost, e non certo in linea con quello che si vuole debba essere un vettore con vocazione europea e di bandiera.
Con questo presupposto, che pesa come un macigno sulla buona riuscita finale dell’operazione privatizzazione, e che rischia di portare la trattativa ad un punto morto, ritengo necessario un immediato intervento del Governo, promotore, garante ed artefice del processo di privatizzazione della compagnia.
Va ripristinato un minimo di decenza ad una trattativa che, sotto il ricatto del fallimento, non può decretare la fine di una categoria e la sua mortificazione.
Non vorrei che tale proposta possa rappresentare il pretesto per addossare al sindacato la responsabilità di un eventuale fallimento dell’operazione di privatizzazione.
Una proposta contrattuale che non solo genera ulteriori esuberi, ma che mette in condizione i ‘fortunati’ rioccupati di non arrivare alla fatidica ‘terza settimana del mese’.
Ci era stato detto che il mantenimento dell’italianità e la vocazione come compagnia di bandiera della nuova Alitalia erano motivi validi per rifiutare l’offerta Air France. Allo stesso modo è necessario allora contemperare i nuovi assetti contrattuali dei dipendenti della CAI ai parametri di riferimento delle principali compagnie aeree di bandiera europee.
Se a suo tempo il Presidente Berlusconi aveva plaudito al rifiuto dei sindacati alla proposta Air France perché irricevibile e troppo onerosa anche per il lavoratori, come commenta oggi le proposte contrattuali e il piano industriale della cordata che sta dietro alla CAI ?
Siamo consapevoli che alcune correzioni rispetto al passato siano necessarie per lo start-up della nuova azienda, ma ciò non significa e non può essere l’azzeramento di una categoria e dei suoi diritti minimi.
Mi aspetto che il buon senso e la moderazione possano prevalere sulle attuali logiche vessatorie, nei confronti di una categoria comunque centrale per il successo di qualsiasi vettore aereo.
Senza assistenti di volo gli aerei non volano. Sarà il caso di ricordarselo.
Roma, 9 settembre 2008