di Carlo Amati
Grazie ad ANPAV e alla collaborazione dello studio Legale Baudino, circa 20 assistenti di volo delle diverse compagnie aeree italiane, hanno potuto rivendicare i proprio diritti in termini di contribuzione.
Il tribunale di Roma ha fatto seguito a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione e dalla Corte di Giustizia Europea e sancito il diritto alla convalida delle 52 settimane di contribuzione anche per i lavoratori, vincitori della vertenza e in regime di part timeverticale quindicinale/mensile. INPS dovrà, almeno per loro , ricostruirne l ’intera posizione contributiva.
Una simile vittoria da un lato valorizzazione le carriere di chi già subisce una penalizzazione economica e dall’altro da un altro duro colpo alle “arcaiche modalità di calcolo dell’Ente”.
La sentenza ha infatti ribadito che, per i lavoratori con part time ciclico verticale quindicinale, i periodi “non lavorati”, concordati contrattualmente con il datore di lavoro non possono essere esclusi dal calcolo dell’anzianità contributiva a differenza dell’ammontare dei contributi versati, questo per ragioni legate alla parità di trattamento della giurisdizione lavorativa e alla necessità di conformarsi alla normativa comunitaria.
Alla vigilia delle annunciate riforme del sistema previdenziale, fondamentali per il personale iscritto al Fondo Volo, ANPAV auspica che INPS e il Ministero del Lavoro considerino l ’oramai consolidato orientamento del legislatore e, nell’ambito di un principio universale di non discriminazione, recepiscano “come norma” quanto più volte sentenziato.
L’Associazione continuerà incessantementen il proprio lavoro a difesa e tutela dei diritti della professione di Assistente di Volo, ritenendo che in un momento di eccezionale debolezza per il Settore Trasporto Aereo, gli sforzi debbano essere ancora più concreti.