Sintesi e Aggiornamento delle riunioni del 20 – 21 gennaio
22 Gennaio 2011FONDAV: DEFINIZIONE NUOVI COMPARTI
1 Febbraio 2011UNA PERICOLOSA LEGGEREZZA!
Nella nostra professione, nessuno si permetterebbe di manifestare dissenso o di criticare chiunque dovesse accettare o chiedere, di rientrare in fuori servizio sullo stesso volo con cui è appena giunto a Los Angeles, SE, questa situazione fosse determinata da gravi motivazioni personali o familiari.
La cosa cambia, laddove questa discutibile scelta venisse operata da molti membri di un equipaggio giunto in servizio a LAX – con un must go di rientro programmato dopo la sosta – e, soprattutto, se questo grave precedente fosse anche reiterato su altre frequenze.
Accettare infatti di effettuare quasi trenta ore di volo, di cui quasi la metà in fuori servizio, per evitare di riposare fuori sede, rappresenta un pericoloso precedente che potrebbe indurre l’azienda a “tenerne conto” per eventuali, future “esigenze”.
In questo caso non ci interessa valutare e discutere sulla violazione o meno della normativa comunitaria e quindi delle FTL, ma solo tentare di capire quale valutazione può essere stata alla base di tale scelta operativa.
Viviamo nell’epoca del più sfrenato liberismo economico, dell’attacco chirurgico ai diritti del mondo del lavoro e ad ogni regola di garanzia sociale. Nel nostro quotidiano, riscontriamo un’abnorme difficoltà per tentare di ristabilire un livello adeguato di normativa di impiego e soprattutto per iniziare a disegnare un futuro migliore; prova ne è la difficilissima vertenza in corso.
Non serve guardare lontano, già altre aziende italiane hanno provato a fare lo stesso. E in diverse realtà deregolamentate siamo costretti ad intraprendere iniziative, anche dure, per contrastare la sistematica violazione delle regolamentazioni internazionali in materia di limiti di impiego.
Crediamo che questa incredibile dimostrazione di capacità operativa e flessibilità d’impiego è certamente frutto di una leggerezza di pochi singoli.
Riteniamo quindi di inviare un serio monito a questi amici e colleghi affinché possano riflettere su questa infausta scelta, certamente pericolosa, comprendere l’errore e valutare le possibili ricadute che potrebbe generare su tutta la Categoria.
Ci sia permessa inoltre una valutazione non proprio secondaria: ci risulta che i colleghi sono rientrati in classe magnifica:
· E’ forse questo il “l’incentivo” che ha consentito tale decisione?
· Chi ha autorizzato tutto questo?
Inoltre riteniamo che tali episodi siano anche la diretta conseguenza di una programmazione con la presenza di eccessivi rientri in must-go, il che può ‘sollecitare’ l’adozione, da parte del crew, di comportamenti di questo tipo.
In conclusione, questo episodio ci ha davvero fatto riflettere e auspichiamo serenamente che non si debba più discutere di tali autogol, ma bensì, di come allungare le soste fuori sede e di come mitigare la fatica operazionale.
Sappiamo che la Categoria di certo non approva e saprà evitare che tali episodi di leggerezza e superficialità possano ancora verificarsi per il futuro.
Roma, 28 gennaio 2011
RSA FIT CISL – ANPAV