ANPAV Informa
18 Giugno 2008Visita dematologica iml
25 Giugno 2008Vogliono eliminare la nostra certificazione
Fino al prossimo 16 luglio, giorno in cui entrerà in vigore la nuova normativa europea [Regolamento (CE) 8/2008], in Italia è previsto che per poter svolgere la professione dell’Assistente di Volo si debba conseguire l’Attestato per i servizi di Pronto Soccorso ed Emergenza (APSE).
L’APSE, rilasciato dall’Enac in base a vigenti Leggi (Legge 72/1974, D.P.R. 566/1988 e D.M. 467/T/1992), costituisce l’essenza della preparazione tecnico-professionale dell’Assistente di Volo e rappresenta l’ufficiale “certificazione” a svolgere la professione.
Come sappiamo, per poter conseguire l’APSE, bisogna ottenere l’idoneità psico-fisica da parte dell’IML e superare una prova d’esame presso l’Enac in riferimento alle materie tecnico-pratiche di addestramento.
L’Attestato di Formazione iniziale in materia di Sicurezza (AFS) previsto dalla nuova normativa europea che andrebbe a sostituire il nostro APSE, rappresenta un sostanziale e preoccupante passo indietro rispetto alle previsioni di legge italiane.
L’AFS, che risulta essere un “attestato minimo di addestramento” comune a tutti gli AA/VV degli Stati membri dell’UE, è notevolmente inferiore agli standard di addestramento e di sicurezza previsti nei programmi ministeriali italiani.
E’ facile intuire che, con un addestramento degli AA/VV inesorabilmente ridimensionato, a bordo di un aeromobile potrà svolgere la professione di assistente di volo personale meno preparato in riferimento alla sicurezza e alle eventuali possibili emergenze.
Non possiamo permettere che con un colpo di spugna ci tolgano ciò che abbiamo faticosamente conquistato, anche in termini di garanzie previdenziali ed assicurative, negli ultimi trent’anni e che a tutt’oggi viene previsto dalla normativa vigente.
Tutele come l’iscrizione nei registri del personale di volo (ex ENGA), il Fondo Volo e la pensione di invalidità in caso di “perdita brevetto”, il rilascio dell’idoneità psico-fisica da parte dell’IML non possono e non devono sparire in un colpo solo.
Ancora una volta siamo di fronte al palese tentativo di delegittimare il ruolo dell’Assistente di Volo e di sottovalutare la priorità della “Security & Safety” in un settore talmente delicato quale quello del Trasporto Aereo.
In occasione degli incontri con l’Enac è apparso molto evidente il tentativo di cogliere quest’occasione per tentare di sminuire il ruolo dell’Assistente di Volo che, sottolineamo ancora una volta, è principalmente deputato alla salvaguardia degli standard di sicurezza a bordo degli aerei.
Abbiamo già iniziato il percorso che sta portando al coinvolgimento delle massime istituzioni e alla valutazione delle eventuali azioni da intraprendere, all’interno di quella che si preannuncia essere una battaglia faticosissima in cui dobbiamo riuscire a conservare quelli che sono diritti e tutele acquisite.
Gli Assistenti di Volo Italiani TUTTI, chi già svolge la professione e chi la svolgerà, sono chiamati in causa in un processo che potrebbe avere effetti devastanti a livello occupazionale e sociale.
Assistenti di Volo di altri Stati UE titolari di un AFS potrebbero essere assunti da un vettore italiano e, contestualmente ad un corso di familiarizzazione con l’aeromobile, iniziare a svolgere la professione avendo sicuramente un bagaglio di preparazione e di esperienze inferiore a quello voluto fino ad oggi dalla normativa italiana.
Nei prossimi giorni cercheremo di informare la categoria tutte le notizie possibili in relazione all’evolversi della situazione e di assicurare una presenza continua presso i CBC con l’obiettivo di aggiornare i colleghi.
Forse ancora una volta saremo chiamati ad una mobilitazione, ma stavolta non sono rivendicati aspetti contrattuali bensì la validità di un ATTESTATO previsto dalla Legge Italiana che certifica la qualità e la professionalità del nostro lavoro, compresa la sicurezza dei passeggeri.
Fiumicino, 24 giugno 2008