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Roma, 21 febbraio 2018
ANPAC e #ANPAV, rappresentative di Piloti e Assistenti di Volo, segnalano ancora una volta il tentativo da parte di compagnie aeree “non italiane” di aggirare le disposizioni dell’Art. 51, comma 6 del TUIR in materia di tassazione del Personale Navigante.
Nello specifico oggi l’Operatore Aereo Volotea: con COA (certificato di operatore aereo) spagnolo, sta beneficiando da un quinquennio di risorse pubbliche attraverso la ridotta imponibilità applicata alle “indennità di volo” che erogate ai propri dipendenti naviganti, piloti e assistenti di volo.
Questa ridotta imponibilità fiscale, com’è noto, è prevista e in essere per numerose compagnie aeree operanti in Italia, aventi COA italiani o anche stranieri, in virtù della natura propriamente “collettiva” dei contratti di lavoro applicati e in accordo alle previsioni del TUIR e del codice della navigazione.
ANPAC e ANPAV, che rimangono parte attiva e proponente nel percorso di riforma del Trasporto Aereo, ritengono che le norme di riordino del Settore, volute fortemente anche dal Governo e dai Ministri Di Maio e Toninelli, possano contenere elementi specificatamente dissuasivi verso tutte le forme di ‘dumping’: il caso dell’operatore Volotea ne è un lampante esempio.
È’ stata già avviata una richiesta di verifica ai seguenti Enti: Agenzia delle Entrate, ENAC, Corte dei Conti, poiché, al momento, risulta chiaro lo scopo di ottenere vantaggi economici impropri.